Kyokushin: Campionato del Mondo 1999
Una bella foto del nostro maestro in azione al settimo campionato del mondo svoltosi a Tokio nel 1999:
Una bella foto del nostro maestro in azione al settimo campionato del mondo svoltosi a Tokio nel 1999:
Sembra che il numero tredici porti sfortuna, ma la tredicesima edizione del campionato open di karate a contatto pieno, svoltasi a Pordenone domenica 10 novembre, patrocinata dal Comune di Pordenone, dal CONI, dall’ASI e organizzata dalla nostra ASD sotto l’egida della Kyokushin Kenbukai, è stata ancora una volta coronata di successo.
Ottimo il lavoro dei giudici di sedia, coordinati dall’arbitro centrale Hanshi Mladen Sancic, partito dalla Croazia alle 05.00 del mattino di domenica (!) per assicurare uno svolgimento corretto del torneo.
Ottimo il lavoro organizzativo, a questo proposito è giusto e doveroso ricordare che la gara NON ha una quota di partecipazione, che in caso di bisogno TUTTI i partecipanti hanno gratis e nuovo tutto il materiale di protezione ( caschetti, paradenti, paratibia, corpetti).
Ottimo infine il livello di molti atleti, con la squadra croata decisamente più preparata.
Tuttavia i nostri portacolori hanno ben figurato e, finalmente, hanno avuto la possibilità di confrontarsi con atleti davvero molto forti, una esperienza che sicuramente aiuterà la loro crescita.
Ringraziamo tutti i partecipanti, e tutti coloro che hanno dato una mano, alla prossima edizione, OSU!
Kyokushin Kenbukai: la strategia dello sviluppo e il sistema di formazione.
La scuola Kyokushin Kenbukai è stata creata per coltivare e salvaguardare lo spirito del vero Budo Karate.
In questa ideologia, l’obiettivo personale di ogni studente non è quello di essere “solo” un atleta ma di diventare un valido praticante e un vero maestro del karate, padroneggiandone i principi tecnici e morali.
Shihan Tsuyoshi Hiroshige ( 1 novembre 1947- 18 aprile 2018) e i suoi studenti hanno creato questa nuova organizzazione (Budo Karate Kyokushin Kenbukai Organization) senza cercare né profitti né falsa pubblicità .
(nella foto Kaicho Hiroshige dopo la prova dei 50 combattimenti)
I risultati del Maestro e la sua crescita personale sono ben noti per il loro carattere straordinario.
Nel suo piccolo, ma molto famoso dojo , sono stati allenati grandi campioni e maestri di karate, come:
Kenji Midori,
Kenji Yamaki,
Hajime Kazumi,
Masayoshi Takaku,
Nochirika Tsukamoto,
Tatsuya Iwasaki,
Masahiro Kaneko,
e molti altri.
Tutti loro sono stati campioni del mondo o del Giappone e due di loro (Kenji Yamaki e Hajime Kazumi ) hanno superato il test dei 100 kumite.
Dopo la morte di Shihan Tsuyoshi Hiroshige (25 aprile 2018), Shihan Masahiro Kaneko è stato scelto per diventare il suo successore.
Kaicho Kaneko, studente personale di Shihan Hiroshige (uchi deshi), è stato legato al Jonan Dojo sin dall’inizio del suo percorso nel karate.
Shihan Kaneko persegue l’obiettivo di coltivare i precetti di Shihan Hiroshige, che sono stati fondati sulla conoscenza e sull’esperienza di numerosi maestri di arti marziali.
Il suo sistema di allenamento del karate Kyokushin si basava anchde sullo sviluppo fisico, ma la forza mentale era sempre il motore principale dell’allenamento.
Nella sua formazione, ci sono due basi principali:
1) Kyokushin Karate (Masutatsu Oyama)
2) Taikiken (Kenichi Sawai).
Entrambi sono concentrati sullo sviluppo dello spirito del Budo Karate e si completano a vicenda.
Il Taikiken (conosciuto anche come I-ken) è come un ponte tra la forza mentale e quella fisica del Kyokushin.
Il maestro Hiroshige aveva sempre dato la massima importanza alla pratica dell’ I-ken, ritenendo questo stile la fonte della vera forza dei suoi studenti.
La scuola Kenbukai continua a integrare questi due stili, che sono state le basi dell’educazione di Shihan Hiroshige.
Riguardo al nome “Kenbukai”, KEN è tradotto dal giapponese come “pugno”, mentre il significato di BU (marziale) è legato a Budo (via delle arti marziali), e KAI in Giappone significa organizzazione senza scopo di lucro.
Letteralmente significa “Organizzazione del pugno marziale”, ma nella traduzione libera, Kenbukai è inteso come l’arte del vero combattimento.
Naturalmente nella tradizione giapponese ci sono molte metafore, quindi non esiste una traduzione perfetta.
Gli obiettivi e la strategia di sviluppo della scuola Kenbukai sono:
– prendersi cura dello sviluppo degli studenti, in modo spirituale e fisico – nello spirito del vero Budo Karate.
– educare forti karateka, non solo come sportivi creati per i campionati, ma anche come individui pronti a superare ogni tipo di difficoltà, concentrati sullo sviluppo di sè stessi – nello spirito del vero Budo Karate
– permettere a tutti gli studenti di sviluppare, nonostante l’età, l’esperienza o il grado, la loro salute fisica e la condizione psichica, nello spirito del vero Budo Karate.
Il Maestro Hiroshige credeva che l’organizzazione Kenbukai potesse diventare il luogo in cui tutte le persone che vogliono prosperare nelle arti marziali nello spirito del Budo Karate, potessero trovarsi insieme con un obiettivo condiviso.
La vera chiave di Kenbukai non è una “produzione” di sportivi o allenatori sportivi inaffidabili.
Centinaia di competizioni, moltiplicate per un qualche tipo di qualifica, non sono l’obiettivo principale della Kenbukai.
Nota bene: la Kenbukai Organization non si oppone a nessuna competizione o rivalità sportiva, ma solo se i karateka sono concentrati sullo sviluppo di sè stessi nella loro crescita personale e sulla preparazione per diventare maestri, ovvero padroneggiare l’Arte Marziale.
La vera chiave della Kenbukai è l’educazione dei veri futuri maestri di karate, che si svilupperanno anche attraverso una combinazione ottimale di salute fisica, mentale e psichica.
Questi futuri maestri di karate dovrebbero diventare sia propagatori che perfetti esempi del vero Karate Budo.
Il successore del maestro Hiroshige, Kaicho Masahiro Kaneko, è votato al miglioramento personale di qualsiasi karateka, anche le cinture bianche, e non solo le cinture nere ( sensei e shihan).
Kaicho Masahiro Kaneko pensa che il processo per diventare un maestro sia lento ma inarrestabile.
Secondo la visione di Shihan Hiroshige, non c’è modo di diventare un vero maestro solo vincendo premi speciali o essendo un funzionario in un’organizzazione solo per vanità e megalomania, senza passare l’esperienza alle generazioni future.
Il sistema di allenamento Kyokushin Kenbukai si basa sulla conoscenza e l’esperienza di Shihan Hiroshige che ha cercato la vera forza per tutta la sua vita, studiando arti marziali giapponesi, cinesi e di Okinawa.
Questo sistema di allenamento si basa sulla comprensione della visione dei padri fondatori del karate.
La cosa più importante nel Kyokushin Kenbukai è l’unità di ogni pezzo in allenamento, che è indispensabile per fare progressi nel karate Kyokushin (come base per diventare un maestro nel Kenbukai).
Questo sistema di allenamento è unito in due aspetti: spirituale e fisico (basato su esercizi I-ken).
Ogni parte dell’allenamento come Kihon, Ido-geiko e Kata sono strettamente correlati tra loro e con la pratica del kumite creano una grande unità.
L’inizio della formazione dovrebbe essere focalizzato sull’apprendimento delle basi: posizione corretta, principi delle singole tecniche in Kihon-geiko.
Segue la formazion in Ido-geiko in cui gli studenti, eseguendo le tecniche in movimento, dovrebbero imparare a spostare il loro centro di equilibrio.
L’allenamento di Kata è inteso non solo come una connessione di tecniche, ma anche come consapevolezza del movimento del corpo e concentrazione mentale.
E infine, se il kata è un riassunto di ogni parte dell’allenamento, senza kumite (combattimento libero) non c’è alcuna possibilità di comprendere queste parti.
Nel Kumite la posizione corretta, il movimento, la consapevolezza e la capacità di tendere e rilassare i muscoli sono fattori determinanti.
Il maestro Hiroshige è stato il grande fondatore di questo sistema di allenamento unico, in cui ogni karateka è fornito di una strategia individuale per il suo sviluppo.
Gli studenti di Shihan Hiroshige avevano la piena autonomia nella ricerca del proprio stile, basato su basi e fonti proprie delle arti marziali più efficaci e reali.