Video: quale è l’arte marziale migliore?
Buona visione;
Con il nostro Maestro, e con il direttivo tecnico della nostra organizzazione, condividiamo lo stesso modo di allenare il combattimento, e migliorare il Budo.
Venerdì 23 febbraio abbiamo ospitato il Maestro Federico Tisi, cintura nera quarto grado di jiujitsu brasiliano e fondatore di Tribe Jiujitsu Italia, per una lezione tecnica incentrata su attacchi e difese dalla guardia seduta.
È stata una bella serata, insieme ai nostri amici delle sedi Tribe di Treviso, Venezia, Belluno e Trieste.
Non mi è mai piaciuto chiamare “famiglia” una organizzazione, un dojo di karate o una accademia di jiujitsu.
Famiglia è un termine con un significato affettivo molto forte e andrebbe riservato solo per chi è unito a noi con vincoli di sangue o parentela.
Tuttavia il dojo, e l’accademia, sono anche ambienti per la famiglia, nei quali, a volte, anche i più piccoli possono dare il loto contributo, motivando i praticanti con la loro presenza e la loro meravigliosa energia.
Qualche lezione fa, una dolcissima piccola allieva mi ha chiesto – perché noi non facciamo il karate “Uatta’ ? “.
Intendeva il karate, o le arti marziali come vengono presentate alla televisione, o nei film, con le loro mirabolanti mosse, salti mortali e urla “Uatta’”, e che nell’immaginario dello spettatore medio sono la vera essenza delle arti marziali.
È più facile spiegare cosa non siano le vere arti marziali rispetto a cosa dovrebbero essere in realtà.
Nonostante la visione romantica di queste discipline, più in allenamento si cerca il realismo, più ci si allontana da certi aspetti circensi di alcune discipline.
Giusto per chiarire, posto qui di seguito il linj di un incontro tra un praticante cinese “Uatta’” e Xu Xiaodong, praticante di arti marziali e discipline da combattimento, che ha deciso di riabilitare l’immagine del Kung Fu cinese, sfidando quei personaggi che, senza nessuna dignità, si fingono grandi maestri.
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Domenica 3 marzo, dalle 11.00 alle 12.30 si terranno gli esami di graduazione per i bambini e i grandi.
Vi ricordo che oltre alla presenza regolare in palestra, la partecipazione all’esame dipende dal modo con cui si è imparato e si esprime l’arte marziale.
Pertanto ogni bambino, e ogni adulto, affronta questo momento in tempi che possono essere diversi da quelli dei propri compagni, e che non dipendono da pressioni fatte dai genitori o da aspettative personali.
I bambini (e gli adulti!) non dovrebbero essere promossi solo per “dare loro una soddisfazione”.
È bello e necessario cercare il confronto, e anche lo scontro, ma nulla, dopo molti anni di allenamento, è come stare in silenzio dopo un allenamento, godendosi la calma interiore.
Una cintura nera è solo un pezzo di cotone, nulla ha valore se non parte dal cuore.
Sabato 3 febbraio Sensei Andrea e Sensei Matteo sono partiti per un fine settimana all’insegna delle arti marziali.
Prima tappa a Modena, per un eccellente seminario di jiujitsu brasiliano con Federico Tisi.
Nel pomeriggio trasferta a Mantova per una lezione di tre ore di karate per gli studenti avanzati allenati da Sensei Mattia, con la presenza di Sensei Marco da Parma.
Domenica mattina si è conclusa l’attività di formazione di Sensei Andrea , con una lezione aperta a tutti gli allievi di Sensei Mattia, dai tre anni in poi.
Due giorni di lavoro, fatica, sudore e sorrisi, condivisi tra piccoli e grandi, principianti e esperti, così è il Budo della scuola Kyokushin Kenbukai..